L'imperatore e il poeta, Augusto e Ovidio.
Da una parte l'ideale apollineo del grande Ottaviano, campione del rinnovamento nel rispetto della morale più classica, che vagheggiò dietro alla costruzione del suo Foro la rappresentazione del suo programma politico. Dall'altra l'ideale dionisiaco di uno dei più grandi poeti dell'età augustea ed anche l'unico ad essere mandato in esilio dallo stesso imperatore: si dice per un intrigo amoroso con la discendente imperiale, più probabilmente per i suoi scritti.
Se allora Augusto è la nuova moralità nei costumi ed una nuova razionalità nella politica, Ovidio è la dissacrante sensualità, l'esorcismo in versi di un'epoca ingrata verso il suo spirito lirico. In questo viaggio tra le pietre che li videro antagonisti, il Foro si trasforma in un grande teatro dove si narrano quegli aspetti privati e segreti della romanità che l'imperatore aveva cercato di rimuovere, le infinite storie d'amore, i trucchi per corteggiare e conquistare le donne. La Musica allora, arte principe dello spirito dionisiaco, diventa il contraltare indispensabile di questa festa dei sensi, accompagnando passo passo con il suo tourbillon di suoni esuberanti, questo inedito percorso nel Foro di Augusto.
Fonti letterarie
Ovidio Ars Amatoria
Amores
Heroides
Tristia
Cast artistico teatrale
Ideazione e regia: Roberto Marafante
Attori: Federica De Martino, Patrizia La Fonte, Antonio Merone, Francesca Romana Succi
Disegno luci: Roberto De Rubis
Costumi: Massimo Marafante
Progetto acustico: Pietro Di Mascolo
Musiche: Marco Schiavoni
Cast artistico musicale
AMBROGIO SPARAGNA con l'Ensemble Lunatico
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