Edizioni
2013
Foro di Cesare
Shakespeare loves Rome
2012
Foro di Cesare
Nerone
2011
Palazzo Braschi
Una visita molto privata
2010
Foro di Augusto
Eneide di Virgilio
2009
Villa Torlonia
Per le arti e per il denaro
Foro di Cesare - Foro di Augusto
Giulio Cesare di Shakespeare
Villa Torlonia
Festa alla villa
del Principe Torlonia
2008
Palazzo Braschi
Una visita molto privata
2007
Foro di Cesare - Foro di Augusto
Giulio Cesare di Shakespeare
2006
Foro di Augusto e Nerva
Una notte romana
Foro di Cesare
La congiura
2005
Foro e Mercati di Traiano
La congiura
Foro e Mercati di Traiano
Prove d'orchestra
2004
Palazzo Braschi
Una visita molto privata
Galleria Spada
Il giardino segreto
Palazzo Venezia
Prove d'orchestra
2003
Palazzo Braschi
Una visita molto privata
Musei Capitolini
Dolce Roma - Una notte in Campidoglio
Castel Sant'Angelo
Memorie di un castello
Castel Sant'Angelo
Prove d'orchestra
Villa D'Este
Una festa in giardino
Villa Pamphili
Imbarco per Citera
2002
Foro di Augusto e Nerva
I fasti e le tristezze
Ex convento del Buon Pastore
Le ragazze del ponte
Musei Capitolini
Dolce Roma - Una notte in Campidoglio
Villa D'Este
Una festa in giardino
Villa Pamphili
Imbarco per Citera
Villa Pamphili
Prove d'orchestra
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Giulio Cesare
di Shakespeare
adattamento e regia
ROBERTO MARAFANTE
Foro di Cesare
Foro di Augusto
20 - 21 - 25 - 26 - 27 - 28
giugno
1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 8 - 9 - 10 - 11 -
12 luglio 2009
Repliche straordinarie:
7 - 17 - 18 - 19 luglio
con
Cesare · Riccardo Polizzy Carbonelli
Bruto · Martino Duane
Cassio · David Gallarello
Antonio · Riccardo Ripani
Porzia · Marina Lorenzi
Calpurnia · Francesca Romana Succi
Casca · Massimo Lello
Decio · Simone Pieroni
Trebonio · Maurizio Di Carmine
Ottaviano · Matteo Romoli
Metello · Sebastiano Colla
Indovino · Alessio De Caprio
Pindaro · Mario Scerbo
Stratone · Piero Perilli
Donna del popolo · Patrizia La Fonte
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Il Giulio Cesare è una di quelle opere apparentemente
lineari, semplici e in realtà si muove inquieta, misteriosa,
imprendibile. Una tragedia che sembra formata da due
opere distinte, con due protagonisti diversi: i primi tre atti dedicati a Cesare, gli ultimi due a Bruto. Come a dire
che il vero protagonista non è un uomo, ma un concetto:
il rapporto tra potere e libertà.
In questa visione quale migliore luogo per rappresentare
“un concetto” come il potere e la libertà se non I Fori
Imperiali, che con i loro messaggi architettonici, in particolare
quello del Foro di Cesare e quello del Foro di Augusto,
sono due veri e propri programmi politici visivi.
L’idea interpretativa del regista, Roberto Marafante, che
sottende questa scelta è che i luoghi non sono scenografie,
ma concreti oggetti di un dialogo che si intreccia
con quello dei personaggi. Sarà quindi il pubblico a
muoversi e non la scena a cambiare, sarà il pubblico a
scoprire la prospettiva giusta dalla quale osservare una
certa azione del dramma, perché l’oggetto architettonico che la sosterrà ne narrerà anche un più profondo
significato.
Per fare un esempio: la casa di Cesare è il suo Tempio di
Venere (al Foro di Cesare), visto che l’imperatore stesso
si proclamava discendente della Dea; oppure Bruto,
vinto dall’esercito di Ottaviano, può morire sulla scala
del Tempio di Marte Ultore (al Foro di Augusto), che Ottaviano
stesso fece costruire per ricordare Cesare da
lui vendicato.
Possono bastare questi due esempi per immaginare che
emozione può essere muoversi tra i reperti dei Fori per
riscoprire la tragedia shakespeariana in questa nuova,
mai sperimentata prospettiva.
La struttura infatti viene così concepita:
al Foro di Cesare, i primi tre atti riguardanti Cesare. Il
pubblico, sempre seduto, potrà girarsi o raggiungere
altre postazioni per vedere lo svolgersi del dramma da
punti di vista dettati anche dalla struttura architettonica
oltre che da quella drammaturgia, leggendo così anche
il disegno dello spazio.
Il classico intervallo si trasformerà in un una passeggiata
culturale che porterà il pubblico dal Foro di Cesare al
Foro di Augusto dove, con le stesse modalità, si concluderà
il dramma nella catarsi del IV e V atto dedicati alla
vendetta di Ottaviano con la morte di Bruto.
Qui il teatro diventa una cosa speciale, le regole si ribaltano:
il pubblico si muove e non la scena; lo spettatore
scopre la sua prospettiva dalla quale osservare l’azione
del dramma; ogni oggetto visivo è costretto a mostrare
il suo significato più profondo. Si ripropone nella sua
massima espressione quella emozione che il pubblico di Passaggi Segreti ha sempre vissuto e cioè il poter vedere
vive quelle pietre che spesso sembrano solo inerti,
misteriosi manufatti umani.
Musiche Giorgio Battistelli
Costumi e ambientazione Giusy Nicoletti
Disegno luci Stefano Valentini
Progetto acustico Tiziano Stampete
Aiuto regia Rosamaria Scognamiglio
Movimenti coreografici Lilla Vancheri
Direttore di scena Federico Paffetti
Organizzazione generale Stefano Marafante |
Alberto Cassarino
Progetto grafico Valentina Di Chiara
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